Apertura
Porta mercatale, Centro di Prato
Avventura, viaggio, mattina, fresco, montagna, lontananza, apertura, orizzonte, cielo, fiume, città, inizio, addio, fine, vento, passo, camminare, cammino, treno, stazione, primavera, amore, bacio, affaccio, stelle.
Sarà un concetto banale, ma le porte così come servono a tener fuori, permettono anche di lasciare entrare e a me guardare in mezzo all’affaccio di Porta Mercatale, mentre la attraverso, ovunque io stia andando, mi serve a non dimenticare quanto è grande il mondo, quanto il mio sguardo sulle cose può ancora aprirsi e crescere e imparare. E mi mantiene sul filo di un rasoio, mi fa sperare, anzi no proprio mi convince che esiste ancora qualcosa che devo conoscere.



Porta Mercatale è un luogo importante per me, perché, anche in quei giorni o mesi in cui Prato mi può apparire stretta e piccola e provinciale, mi ricorda, con il suo affaccio sul fiume e soprattutto sulla Retaia lontana, che da qualche parte c’è ancora qualcosa da cercare e, direi, da scoprire.
Non è che mi sia mai accaduto nulla di concretamente significativo in Porta Mercatale, non c’è un evento importante della mia vita che posso situare esattamente lì, però è un luogo che ha fatto e fa parte di molte abitudini a cui sono stato e sono molto legato. Abitando in centro da ragazzino, quando volevo andare a trovare il mio migliore amico, che stava alla Pietà, dovevo per forza attraversare Porta Mercatale; poi anni dopo, quando ho iniziato a studiare a Bologna per l’università, passavo da Porta Mercatale tutte le mattine per raggiungere la stazione; e ancora oggi, quando mi va di andare in Calvana a camminare, beh anche in quel caso Porta Mercatale è un passaggio obbligato. Questo per dire insomma che mi è sempre parso che ogni avventura che intraprendevo, dalla più grande alla più piccola, dovesse necessariamente cominciare da lì.